AMBULATORIO VETERINARIO DOTT.SSA PENSAVALLE ELVIRA
Visite cliniche e specialistiche
Visite cliniche, visite generali e specialistiche: dermatologia, oculistica, cardiologia, neurologia, ortopedia, animali esotici.
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Profilassi vaccinale

Profilassi vaccinale di cane e gatto
Le linee guida raccomandano (quando possibile) che tutti i cani e ed i gatti beneficino della vaccinazione. Questa non protegge solo il singolo animale, ma fornisce un’ottima “immunità di popolazione” che minimizza la possibilità di epidemie di malattie infettive. Sono stati definiti dei “vaccini core” ossia quelli che tutti i cani e tutti i gatti dovrebbero ricevere indipendentemente dalle circostanze o dalla localizzazione geografica. Questi proteggono gli animali da malattie gravi e potenzialmente fatali che hanno una distribuzione mondiale. I “vaccini core” per il cane sono quelli che proteggono contro il virus del cimurro (Canine Distemper Virus, CDV), l’adenovirus canino (Canine Adenovirus, CAV) e le varianti del parvovirus canino di tipo 2 (Canine Parvovirus 2, CPV-2). Mentre quelli “core” per il gatto sono quelli che proteggono contro il parvovirus felino (Feline Parvovirus, FPV), il calicivirus felino (Feline Calicivirus, FCV) e l’herpesvirus felino di tipo 1 (Feline Herpesvirus-1, FHV-1). Nelle aree del mondo dove il virus della rabbia è endemico, la vaccinazione contro questo agente deve essere considerata core per entrambe le specie, anche se non richiesto dalla normativa vigente. Vengono definiti “vaccini non-core” quelli che sono richiesti solo per gli animali che, per localizzazione geografica, ambiente locale o stile di vita, sono a rischio di contrarre determinate infezioni. Alcuni vaccini invece sono definiti come “non raccomandati” (quando vi è un’insufficiente evidenza scientifica che ne giustifichi l’uso). Dunque occorre vaccinare ogni animale con i vaccini “core” mentre quelli “non-core” non devono essere somministrati più spesso di quanto ritenuto necessario. La maggior parte dei cuccioli è protetta dagli anticorpi materni (MDA) nelle prime settimane di vita. L’immunità passiva che ne deriva scenderà a 8-12 settimane di età a un livello tale da permettere l’immunizzazione attiva. I cuccioli con scarsi MDA possono essere vulnerabili (e in grado di rispondere alla vaccinazione) a un’età più precoce, mentre altri possono avere titoli di MDA talmente elevati da non essere in grado di rispondere alla vaccinazione fino a =12 settimane di età. Gli anticorpi di derivazione materna interferiscono in modo significativo con l’efficacia della maggior parte dei vaccini core attualmente disponibili somministrati precocemente ai cuccioli e ai gattini. Si raccomanda di iniziare con i vaccini core a 6-8 settimane. Dal momento che il livello di tali anticorpi varia in modo significativo tra le nidiate, si raccomandano somministrazioni di dosi multiple di vaccini core ai cuccioli e ai gattini. I vaccini core dovrebbero essere somministrati ogni 1-3 anni dopo il richiamo a 6 o 12 mesi di età a completamento della prima serie vaccinale di cuccioli e gattini. Una parte integrante delle vaccinazioni core dei cuccioli è il “richiamo” vaccinale, che tradizionalmente viene eseguito a 12 mesi di età o dopo 12 mesi dall’ultima vaccinazione della prima serie vaccinale del cucciolo. Lo scopo principale di questa vaccinazione è quello di assicurare che si sviluppi una risposta immunitaria protettiva in ogni cane e gatto che potrebbe non essere riuscito a rispondere a una qualsiasi delle vaccinazioni core della prima serie vaccinale, e non tanto di “richiamare” la risposta immunitaria. Sono possibili protocolli vaccinali diversi a seconda dei casi. Viene supportato fortemente il concetto di visite di controllo regolari, generalmente annuali.

Profilassi vaccinale del coniglio
I conigli sono soggetti a due malattie virali, altamente contagiose e mortali: la Mixomatosi e la Malattia Emorragica Virale. Entrambe sono gravi patologie che portano a morte i conigli, ma che non si trasmettono ad altre specie, uomo compreso. Le malattie possono essere trasmesse direttamente (da coniglio malato infetto ad uno sano) tramite accoppiamento o reciproco contatto, sia in modo indiretto attraverso secreti ed escreti ed anche tramite vari tipi di vettori, in particolare insetti e artropodi (zecche, acari, pidocchi, zanzare, pulci, flebotomi). L’agente eziologico della Mixomatosi appartiene alla famiglia Poxviridae. Esiste una Forma Classica (tipica dei nostri pet domestici da contatto indiretto), con andamento della malattia acuto, iperacuto (nei giovani con morte dopo 48 h senza sintomi specifici), subacuto o cronico, provocando morte nella quasi totalità dei casi. La sintomatologia (periodo incubazione 3-10 gg) comprende principalmente formazione di mixomi (tumefazioni cutanee) sul dorso e sul muso, reazioni infiammatorie della regione palpebrale, edema a livello ano-genitale. La Malattia Emorraggica Virale (MEV), il cui agente eziologico è un Calicivirus cunicolo (specie-specifico), è una malattia in cui il principale organo bersaglio è il fegato, questo va in contro ad epatite necrotica provocando una diatesi emorragica generalizzata. La morte è causata da un’alterazione massiva della coagulazione del sangue (CID), che causa emorragie in tutti gli organi, in particolare nei polmoni. L’infezione si osserva al di sopra dei 30 gg di vita. Infatti i conigli con età inferiore alle 4 settimane non risultano suscettibili e se esposti al virus sviluppano un’immunità permanente. Il tempo di incubazione è breve, di soli 3-4 gg. Per quanto riguarda la sintomatologia possiamo riconoscere tre forme cliniche: una Forma Iperacuta (morte improvvisa ed emorragie nasali e/o vaginali), una Forma Acuta (segni neurologici/respiratori) ed una Forma Subacuta o Cronica (ittero). La maggior parte dei conigli che sopravvivono alle due infezioni virali diventano resistenti e non si ammalano più, ma possono restare per lungo tempo veicolo di contagio per altri conigli. Considerato che non esiste una cura specifica per entrambe le malattie virali, ma esclusivamente una terapia di sostegno, nei Paesi in cui sono endemiche, è opportuna una profilassi indiretta, ossia vaccinale. I conigli si possono, dunque, proteggere efficacemente da queste malattie tramite un vaccino da ripetere annualmente, per tutta la vita dell’animale. Nel 2011 in Italia è comparsa una nuova malattia virale, molto simile alla MEV per quanto riguarda andamento, contagiosità, modo di trasmissione, lesioni, ma causata da un virus diverso. Questa malattia è stata denominata RHDV2. Nonostante le similitudini, il nuovo virus è sufficientemente diverso da quello che causa la MEV classica da far sì che i vaccini tradizionali impiegati contro la MEV risultino scarsamente protettivi. La nuova variante, caratterizzata sempre da elevata mortalità, colpisce conigli di tutte le età, soprattutto dopo i 15 gg di vita (mentre la tradizionale sopra i 50 gg). Come per la MEV, in genere i conigli colpiti (con lesioni simili quali emorragie polmonari e tracheali, lesioni al fegato) muoiono improvvisamente, senza sintomi premonitori. Quindi è necessario vaccinare anche contro questa subdola patologia. La vaccinazione protegge il coniglio entro una settimana dall’inoculazione; possono esserci effetti collaterali relativamente lievi (transitorio aumento della temperatura) in alcuni conigli. Il vaccino per RHDV2 va distanziato di almeno 2-3 settimane dal vaccino tradizionale (Mixo e MEV, che si può eseguire a partire dalle 10 settimane) e può essere effettuato in qualsiasi periodo dell’anno; successivamente si effettuano richiami annuali. Essendo molteplici le opzioni vaccinali valide è opportuno discuterne con il Medico Veterinario.
Microchippatura e analisi
La Dott.ssa Pensavalle è accreditata dall’ Asl competente per il territorio per l'iscrizione dei cani all'anagrafe. E' obbligatorio per legge provvedere all'identificazione e alla registrazione dei cani nell’Anagrafe canina del Comune di residenza o dell’ASL competente. Per gli inadempienti sono previsti importanti sanzioni. Secondo l'Ordinanza del Ministero della Salute del 06/08/2008 i cani non possono essere venduti prima dei 60 gg e devono già essere microchippati ed iscritti; il futuro proprietario dovrà ottemperare al passaggio di proprietà dall'allevatore a sè stesso. Inoltre deve provvedere a far identificare e registrare l'animale entro il secondo mese di vita. Il certificato di iscrizione in anagrafe canina deve accompagnare il cane in tutti i trasferimenti di proprietà ed occorre comunicare tempestivamente all’Asl cambi di indirizzo o altri dati. Dal 1 gennaio 2005 il microchip è diventato l'unico sistema identificativo nazionale, in sostituzione del tatuaggio, che comportava alcuni problemi: scolorimento progressivo delle sigle tatuate, difficoltà di lettura per la presenza di peli, necessità di sedare o addirittura di anestetizzare il cane per tatuarlo. Possono, tuttavia, esserci ancora cani registrati con tatuaggio prima del 2005. In tali casi, qualora il tatuaggio non fosse più leggibile, il cane deve obbligatoriamente essere identificato con microchip ed essere nuovamente registrato nell’anagrafe. Il microchip è un piccolo dispositivo elettronico innocuo, di forma cilindrica di 11 millimetri di lunghezza e 2 millimetri di diametro, rivestito di materiale biocompatibile, che viene iniettato sotto la cute del cane all’altezza della spalla sinistra con una speciale siringa sterile monouso; al suo interno contiene un codice numerico di 15 cifre che identifica inequivocabilmente il cane stesso. La metodica di applicazione non è invasiva, il microchip non arreca dolore e fastidio al cane e non può andar perduto, né si può disattivare nel tempo. Nei casi in cui sia richiesto il possesso di un passaporto individuale del cane il numero di microchip dovrà essere riportato nella pagina del documento relativa all'identificazione dell’animale, dove verranno specificati anche data di impianto e localizzazione del microchip. Applicazione del microchip, identificazione e registrazione del cane devono essere effettuate da veterinari pubblici competenti per il territorio o da veterinari libero professionisti, abilitati ad accedere all'anagrafe canina regionale.
Igiene orale
Una profilassi dentale professionale inizia sempre con una valutazione della cavità orale del cane o gatto da sveglio. Questa visita non solo permette al veterinario di farsi un’idea delle condizioni generali dei denti dell’animale, ma vi offre anche l’opportunità di effettuare domande e di ottenere buoni consigli per l’igiene orale casalinga, che può portare beneficio al vostro amico a quattro zampe. Per poter effettuare il TRATTAMENTO DI DETARTRASI è necessario eseguire un prelievo di sangue del vostro animale che certifichi, a seguito di analisi di base, il suo buono stato di salute in modo da sottoporlo in sicurezza a sedazione- anestesia generale. E’ così possibile eseguire una pulizia dentale completa sotto la gengiva; sarebbe impensabile pulire, in un cane o un gatto sveglio, quest’area dove ha inizio la malattia parodontale, causata dai batteri che vi si localizzano. La pulizia dentale professionale prevede la rimozione della placca e del tartaro dalla superficie del dente. Infine, I denti vengono lucidati per ottenere una superficie liscia, che ritarda l’adesione della placca e dei batteri. In caso di necessità si eseguono anche interventi di estrazione dentale.
Diagnostica per immagini
L'ecografia veterinaria è uno strumento diagnostico che permette di giungere ad una diagnosi in modo semplice, poco costoso e non invasivo. Consente, inoltre, il trattamento di patologie acute e croniche. L'ecografia è una metodica che, attraverso ultrasuoni emessi da apposite sonde, permette di ottenere in tempo reale immagini diagnostiche. Tale metodica viene considerata come esame di base rispetto a tecniche più complesse e più costose come la risonanza magnetica o la T.A.C. che richiedono l’anestesia generale. E’ una metodica operatore-dipendente, è indispensabile una particolare manualità che si acquisisce con anni di esperienza e un’ottima conoscenza della medicina interna per poter correttamente interpretare le immagini. L’esame può essere letto solamente da chi lo esegue per cui, se si vuole un secondo parere, bisogna rifare l’ecografia presso un altro specialista. Qualsiasi movimento del paziente e della sonda, quindi, può cambiare l'immagine sul momento; per questo può essere usata, anche, per valutare il cuore o altre strutture in movimento. L'ecografia non richiede anestesia, solo in rari casi può essere necessario eseguire una lieve sedazione. Permette di esaminare in modo dettagliato tutti gli organi addominali, offe informazioni riguardo presenza, direzione e velocità del flusso sanguigno (Ecografia Doppler) e funzionalità cardiaca. L’esame ecografico consente di eseguire misurazioni di tutto ciò che viene visualizzato, può guidare l’esecuzione di ago-aspirazioni o biopsie, che consentono di drenare ascessi o lesioni cavitarie, prelevare campioni di versamenti, tessuti e caratterizzare le lesioni individuate, differenziare neoplasie benigne da maligne (mediante successivi esami citologici ed istologici di laboratorio). Per eseguire questi prelievi vengono usati aghi molto sottili che rendono la manovra praticamente indolore ed eseguibile in animali spesso svegli o solo leggermente sedati. In medicina veterinaria l’ecografia può avere diverse applicazioni: diagnosi di gravidanza e monitoraggio della vitalità dei cuccioli, valutazione dell’intero addome, del collo, del torace, ecocardiografia, studio di muscoli, tendini, articolazioni e occhio. Gli esami ecografico ed ecocardiografico si effettuano, presso l’Ambulatorio, su appuntamento, ad opera di un consulente esterno. La durata media di un esame completo è di circa 30 min., a seguire, discussione del caso clinico-diagnosi e della terapia.
Esami di laboratorio
PET DIAGNOSTIC LAB di Chiara Cavallaro e Cinzia Scavo è il laboratorio di riferimento della Struttura; si occupa di analisi cliniche veterinarie ed esami specialistici per animali domestici e da reddito. Il laboratorio fornisce tutta l’attività di diagnostica di laboratorio richiesta dalle strutture veterinarie afferenti con determinazione in proprio di numerose analisi emato-biochimiche generalmente utilizzate nella gestione clinica dei casi delle varie specie animali di più comune interesse (cane, gatto, cavallo, bovino), ma anche in specie animali diverse (ad es. capre, pecore, conigli, uccelli, selvatici, etc.). E’ inoltre in grado di procedere alla gestione di numerose altre analisi specialistiche grazie ad accordi con alcuni laboratori di referenza nazionali ed internazionali (analisi in service). Su richiesta sono possibili indagini su specie animali particolari. I servizi offerti dal Laboratorio di riferimento si completano con la consulenza e l’interpretazione dei risultati degli esami emato-biochimici di base e specialistici grazie alle competenze specifiche dei professionisti. Vengono offerti servizi inerenti anche ANATOMIA PATOLOGICA E DIAGNOSTICA MOLECOLARE. La diagnostica di laboratorio specializzata, sta assumendo un ruolo fondamentale nella caratterizzazione dei processi patologici, permettendo di effettuare delle diagnosi più accurate ed adeguate agli sviluppi clinici attuali. Ciò risulta utile per un corretto inquadramento del paziente ai fini della prognosi e del trattamento, in particolare con farmaci di nuova generazione per terapie personalizzate. Il Laboratorio di riferimento supporta a 360° l’Ambulatorio con attività di laboratorio specializzate quali: istopatologia, diagnostica molecolare genetica ed oncologica.
Diete
ALIMENTAZIONE COMMERCIALE E CASALINGA DI CANE, GATTO E CONIGLIO
L’American Animal Hospital Association ha introdotto delle linee guida per la valutazione nutrizionale del cane e del gatto nella consapevolezza che una nutrizione sana migliori la qualità e la durata della vita degli animali d’affezione e sia una parte integrante delle cure ottimali per questi animali. L’incorporazione della valutazione nutrizionale nelle abituali cure veterinarie ha importanza critica per la preservazione della salute degli animali così come per la loro risposta alle malattie e ai traumi. Queste linee guida servono per la valutazione nutrizionale degli animali al fine di promuovere condizioni di salute ideali e una risposta alle malattie ottimale. Una nutrizione appropriata durante tutti gli stadi della vita favorisce la prevenzione delle malattie di origine alimentare ed è di ausilio nella gestione delle altre malattie. Per esempio, gli alimenti formulati per i cani e i gatti affetti da nefropatia cronica hanno dimostrato di fornire benefici significativi per questa condizione. La valutazione nutrizionale considera numerosi fattori: l’animale, la dieta, la gestione dell’alimentazione e i fattori ambientali. I fattori specifici dell’animale includono l’età, lo stato fisiologico e l’attività del soggetto.
  • I problemi correlati ai fattori dell’animale vengono definiti disordini sensibili alla nutrizione (es. intolleranze, allergie e malattie organo-specifiche). La scelta della dieta per questi soggetti dovrebbe essere limitata agli alimenti formulati per soddisfare le esigenze nutrizionali della malattia specifica presente.
  • II fattori specifici della dieta sono rappresentati dalla sicurezza e dall’adeguatezza dell’alimento somministrato. I problemi relativi ai fattori della dieta vengono definiti disordini indotti dalla dieta (es., squilibri nutrizionali, carenze, contaminazioni, adulterazioni). I soggetti affetti da tali problemi possono essere trattati nutrendoli con un alimento a loro appropriato.
  • I fattori relativi alla gestione alimentare includono la frequenza, i tempi, la sede e i metodi di alimentazione, mentre i fattori ambientali includono lo spazio e la qualità dell’ambiente che circonda l’animale. I problemi relativi alla gestione alimentare e ai fattori ambientali vengono definiti disordini correlati all’alimentazione e all’ambiente (es., sovra- o sottoalimentazione, utilizzo eccessivo di snack, cure inadeguate, alimentazione competitiva tra cani o mancanza di stimoli ambientali appropriati). Tali situazioni richiedono una comunicazione efficace con il proprietario al fine di produrre adeguate modificazioni comportamentali in quest’ultimo..

  • Occorre utilizzare metodi e scale di classificazione costanti per determinare il peso corporeo (PC), il punteggio di condizione corporea (BCS) e il punteggio di condizione muscolare (MCS), al fine di valutare lo stato presente e i cambiamenti nel tempo.
CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA
L’ambito chirurgico è molto ampio. Sono riportati di seguito alcuni degli interventi che vengono eseguiti in Ambulatorio (relativi ai diversi ambiti della chirurgia):
-CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI. In tale ambito vengono racchiuse varie specializzazioni che si occupano dei diversi apparati e delle diverse cavità organiche. Di conseguenza si parla di chirurgia addominale (es. interventi di sterilizzazione, interventi a carico di fegato, apparato digerente, urinario, etc.), di chirurgia toracica e relative specialità.
  • INTERVENTO DI STERILIZZAZIONE:
    Lo scopo di questo intervento chirurgico in passato era solamente quello di impedire il concepimento con l’asportazione delle ovaie nella femmina e dei testicoli nel maschio.
    Ad oggi si consiglia tale intervento nella cagna e nella gatta al fine di ottenere un’importante riduzione della percentuale di insorgenza di tumori mammari e ovarici, gravidanze isteriche, e tutte le altre patologie legate alla produzione ormonale ovarica. Nel nostro Ambulatorio viene eseguito l’intervento di ovarioisterctomia che consiste nell’asportazione di ovaie ed utero.
    Per quanto riguarda i maschi, la castrazione (rimozione dei testicoli) è consigliata, nel cane, anche nel protocollo terapeutico di alcune neoplasie a carico dei testicoli, della prostata e delle ghiandole perianali; nel gatto è spesso richiesta per prevenire o contenere fenomeni comportamentali che possono provocare una spiacevole convivenza.
    Anche i conigli da compagnia (sia maschi sia femmine) andrebbero sterilizzati per evitare aggressività, sbalzi di umore, marcatura della casa con feci ed urine. La sterilizzazione nella femmina è particolarmente importante per prevenire le malattie legate all’apparato riproduttore, come i tumori dell’utero, piuttosto frequenti nelle coniglie anziane. Questi interventi si possono eseguire dopo i sei mesi d’età.
    Occorre sempre valutare caso per caso, a seconda del problema a cui si vuole porre rimedio, dell’età e dello stato di salute dell’animale (stabilito sulla base della visita clinica e di analisi emato-biochimiche di base) per intervenire nella massima sicurezza.
  • CHIRURGIA PER RISOLUZIONE DI ERNIE ADDOMINALI OMBELICALE O PERINEALE (ERNIORRAFIA).
  • CHIRURGIA D’URGENZA IN CORSO DI TORSIONE DELLO STOMACO:
    Questo problema si osserva prevalentemente nei cani di taglia medio-grande e gigante; inizia con una dilatazione eccessiva dello stomaco in presenza di gas, in genere dopo il pasto che spesso è unico e serale e dopo attività fisica. Può seguire la torsione dello stomaco su sè stesso provocando uno strozzamento che blocca il deflusso gastrico. Questa situazione comporta complicanze gravi anche per altri organi: compressione sul fegato e sui grossi vasi addominali, congestione dell’intestino, riduzione della gittata cardiaca, shock e coagulazione intravasale disseminata, possibile torsione anche della milza.
    E’ fondamentale adottare tempestivamente una terapia contro lo shock, decomprimere lo stomaco e stabilizzare il paziente per l’eventuale chirurgia che prevede anche la concomitante gastropessi ovvero la fissazione dello stomaco nella sua naturale posizione al fine di prevenire eventuali recidive. La chirurgia va eseguita il più presto possibile.


-CHIRURGIA RICOSTRUTTIVA:
Nella pratica veterinaria quotidiana, spesso ci si trova a dover affrontare il problema della sutura di ferite in presenza di eccessiva tensione cutanea e della chiusura di grossi difetti cutanei in mancanza di sufficiente disponibilita´ di cute. Tale problematica riguarda soprattutto le ferite degli arti distali, le ferite risultanti dall’exeresi (rimozione) di neoplasie cutanee e le ferite da ustione che spesso coinvolgono vaste aree corporee. Viene eseguita mediante diverse tecniche chirurgiche, da semplici a molto complesse nell’esecuzione, al fine di restituire l’integrità anatomica cutanea a tali ferite complicate.

-CHIRURGIA ONCOLOGICA:
Eseguita da un chirurgo esperto e specializzato che conosce a fondo, oltre che l’anatomia e le tecniche chirurgiche di base, anche il comportamento biologico del tumore, le specifiche tecniche e opzioni chirurgiche che meglio si adattano alla neoplasia stessa e al paziente, nonché le possibili opzioni terapeutiche adiuvanti e le diverse prognosi. Il clinico ed il chirurgo proporranno al proprietario le diverse opzioni terapeutiche che permettano di ottenere il miglior risultato in termini di efficacia, ma soprattutto che diano al paziente la miglior qualità di vita.
Il percorso terapeutico prevede che siano eseguite per prima cosa tutte le valutazioni diagnostiche atte a “stadiare” la patologia (ossia determinare l’evoluzione e la diffusione della neoplasia), seguite poi dalla chirurgia. Quest’ultima può essere: curativa, citoriduttiva e palliativa.
La chirurgia curativa prevede l’asportazione completa della neoplasia con “adeguati margini o margini puliti”, assicurandosi che sul paziente non rimangano localmente cellule neoplastiche.
La chirurgia citoriduttiva invece comporta l’asportazione della massa, sapendo fin dall’inizio che non si avranno margini “puliti”, ma tale operazione servirà a rendere più efficaci le terapie adiuvanti.
Infine, la chirurgia palliativa ha il solo scopo di permettere al paziente di avere una qualità di vita migliore, per il tempo maggiore possibile.

-CHIRURGIA SPECIALISTICA
  • ORTOPEDICA:
    Sono state messe a disposizione del chirurgo veterinario nuove tecniche e attrezzature chirurgiche per la riduzione di fratture più o meno complesse e per la soluzione di problemi osteo-articolari che inducono zoppie croniche evolutive del cane e del gatto.
    Si giunge alla risoluzione di innumerevoli problematiche mediante placche, placche bloccate, chiodi bloccati, fissatori esterni, elementi protesici per anca, gomito, etc.
    Questi interventi vengono eseguiti da un consulente esterno.
  • UROLOGICA:
    L’urologia si occupa delle patologie dell’apparato genito-urinario: reni, ureteri, vescica, prostata e organi genitali. Le malattie di questi apparati sono moltissime e si possono presentare con: cistiti ricorrenti, calcoli vescicali e renali, incontinenza, ematuria, prostatiti, ostruzione uretrale, difficoltà nella minzione o nella defecazione. Ci occupiamo della risoluzione chirurgica di tali problematiche.
  • OCULISTICA:
    - L’ ENTROPION è un ripiegamento verso la cornea del bordo palpebrale e delle ciglia corrispondenti. Più frequentemente ad eziologia ereditaria, si manifesta di solito entro i primi sei mesi di vita e provoca dolore persistente dovuto allo sfregamento delle ciglia sulla superficie corneale. E’ una patologia che si può facilmente correggere chirurgicamente con una blefaroplastica, asportando cioè del tessuto palpebrale e riposizionando correttamente il bordo palpebrale rispetto alla cornea.
    - L’ ECTROPION è invece l’eversione della palpebra inferiore con continua esposizione della congiuntiva, cosa che comporta un conseguente stato di congiuntivite cronica. Si corregge chirurgicamente con l’accorciamento del bordo palpebrale.
PRONTO SOCCORSO
Pronto soccorso con reperibilità 24 ore su 24, possibilità degenza Day-Hospital e visite a domicilio.
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PensaPet
Dott.ssa Elvira Pensavalle
Via Gabriele D′Annunzio, 166/a
95127 Catania (CT)
Tel: 3332419254 (reperibilità 24 h)
P.IVA: 05512000877